“Cuerdas”, storia di un’amicizia profonda che supera la disabilità

Cuerdas” è il cortometraggio che ha vinto il premio Goya per miglior cortometraggio animato. Il suo direttore, Pedro Solis, è stato ispirato dalla storia di suo figlio, Nicolàs che soffre di paralisi cerebrale.

“E ‘ parte della mia vita, il bambino è mio figlio, la sedia è quella di mio figlio. Sono le sue piccole mani, i denti rotti dai farmaci, i suoi capelli ricci. Oggi Nicolàs sta bene, siamo stati a casa, perché quando non dormiamo a casa, siamo in ospedale”, ha detto il regista quando è andato sul palco per ricevere il suo premio.

Il corto è stato ispirato da sua figlia, Alessandra, che aveva sei anni quando Nicolàs è nato e si rese conto che suo fratello aveva bisogno di tutte le cure. Fin dal primo giorno lo ha amato, lo truccava, gli metteva i bigodini e giocava tutto il tempo come poteva con lui. “Un giorno ero a Guadalajara e ho sentito una canzone di Bunbury e ho visto tutta la storia davanti a me e l’ho dovuto disegnare” racconta Solis .

Questa storia parla dell’amore e l’ amicizia tra un ragazzo con paralisi cerebrale e la sua amica Maria, che fa di tutto per farlo sentire bene e soprattutto per farlo guarire. In 10 minuti, Cuerdas, racconta la storia di una bambina dolce che vive in un orfanotrofio, e che ha creato un legame molto speciale con un nuovo compagno di classe che soffre di paralisi cerebrale. Una storia de amore e di amicizia che vale la pena vedere.

fonte: http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/455076/Cuerdas-storia-di-un-amicizia-profonda-che-supera-la-disabilita
Su questo link è possibile altresì vedere il trailer del cortometraggio, ma vi lasciamo ad alcune immagini del corto molto espressive.

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